Il teatro italiano nel secolo XVIII

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Fratelli Treves, 1876 - 670 pàgines
 

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Pàgina 349 - Io credo fermamente, che gli uomini debbano imparare in teatro ad esser liberi, forti, generosi, trasportati per la vera virtù, insofferenti d'ogni violenza, amanti della patria, veri conoscitori dei proprj diritti, e in tutte le passioni loro ardenti, retti, e magnanimi.
Pàgina 284 - L'astronomie est née de la superstition; l'éloquence, de l'ambition, de la haine, de la flatterie, du mensonge; la géométrie, de l'avarice; la physique, d'une vaine curiosité; toutes, et la morale même, de l'orgueil humain.
Pàgina 660 - ... e denti eletti; pallido in volto, più che un re sul trono: or duro, acerbo, ora pieghevol, mite; irato sempre, e non maligno mai; la mente e il cor meco in perpetua lite: per lo più mesto, e talor lieto assai, or stimandomi Achille, ed or Tersite: Uom, se
Pàgina 614 - Quand'io, privato, oscuro, e lungi tanto Stava dal trono e da ogni suo pensiero; Or, da più notti, quella voce istessa Fatta è tremenda, e mi respinge, e tuona In suon di tempestosa onda mugghiante: — Esci Saùl; esci Saulle-...
Pàgina 445 - ... nembi e dal profano piede del vulgo, e serbi un sasso il nome, e di fiori odorata arbore amica le ceneri di molli ombre consoli. Sol chi non lascia eredità d'affetti poca gioia ha dell'urna; e se pur mira dopo l'esequie, errar vede il suo spirto fra 1 compianto de...
Pàgina 123 - Si vedria che i lor nemici hanno in seno; e si riduce nel parere a noi felici ogni lor felicità.
Pàgina 336 - Taciturno e placido, per lo più; ma alle volte loquacissimo e vivacissimo; e quasi sempre negli estremi contrarj: ostinato e restio contro la forza; pieghevolissimo agli avvisi amorevoli; rattenuto più che da nessun'altra cosa dal timore d'essere sgridato; suscettibile di vergognarmi fino all'eccesso, e inflessibile se io veniva preso a ritroso.
Pàgina 623 - Saùl rientra in te ; non sei, che coronata polve. Io, per me nulla son; ma fulmin sono, turbo, tempesta io son, se in me Dio scende...
Pàgina 612 - Ah! no: deriva ogni sventura mia Da più terribil fonte... E che? Celarmi L'orror vorresti del mio stato? Ah! s'io Padre non fossi, come il son, pur troppo!
Pàgina 612 - Impaziente, torbido, adirato Sempre; a me stesso incresco ognora, e altrui; Bramo in pace far guerra, in guerra pace : Entro ogni nappo ascoso tosco io bevo. Scorgo un nemico in ogni amico; i molli Tappeti assirj, ispidi dumi al fianco Mi sono; angoscia il breve sonno; i sogni Terror: Che più?

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