a AÑO effetto di Scacciare da quello i Fran1651. cefi, & gli Stranieri di dar conofciAg.2. mento, come facemo colla prefente, a tutti li Nationali, & Habitanti di qualfifieno ftato, ò conditione di detti Principato, e Contadi della bontà, e clemenza Reale, colla quale S. M. defidera di vederli rimessi fotto l'obbedienza fua, e che fieno mantenuti ne' priuilegij, prerogatiue, efentioni, & immunità che prima godeuano ; e della buona intentione, che Noi bauemo di ciò accomplire, offeruare. E però in virtù della prefente Noi comandamo tutte le Città, Ville, Comunità, e Parocchie, a tutti li Nationali, & Habitanti di detti Principato, e Contadi, che incontinentemente, e fenz'alcuna dilatione preftino la douuta obbedienza alla M.S...come Sudditi buoni, e fedeli, pigliando l'armi, e leuando li Comuni contra li Francefi, e loro fautori, come publici, nemici, e perturbatori, della pace, e tranquillità di detto Principato, e Contadi, con Sonar le campane per prender l'armi, e con ogni forte d'hoftilità; che li perseguitino, prendino, ò ammazzino fino a fcacciarli da' detti Principato, e Contadi, non permettendo in efsi, che alcuna perfona, in cafa propria, ò in campagna dia loro alcuna afsiftenza di viueri, ritirata, nè altra comodità nè che fia loro dato luogo, ò a' loro fautori di poter prenderle il che facendo goderanno (oltre al perdono de' delitti fino adeffo dado, entramos en el prefente Prin- AÑO cipado, à fin, y efecto de echar de 1651. èl à los Francefes, y Estrangeros, Ag. 2, hacer notoria, como hacemos por la prefente, à todos los Nacionales, y Habitantes, de qualquier eftado, ò condicion, de dichos Principado, y Condados, la bondad › y clemencia Real con que defea S. M. verlos reftituidos à fu obediencia, y que fean mantenidos en los Privilegios, Prerogativas, Exempciones, è Immunidades que antes gozaban, y la buena intencion que Nos tene mos de cumplir, y obfervar todo efto: Y por tanto mandamos, en virtud de la prefente, à todas las Ciudades, Villas, Comunidades, y Parroquias, y à todos los Naciona les, y Hábitantes de dichos Principado, y Condados, que immediatamente, y fin dilacion alguna preften la debida obediencia à S. M., como Subditos buenos, y fieles, tomando las armas, y levantandolas todos contra los Francefes, y fus fautores, como Enemigos públicos y perturbadores de la Paz, y tranquilidad de dicho Principado, y Condados, tocando las campanas para tomar las armas, y con todo genero de hostilidad ; que los perfigan, prendan, ò maten hafta echarlos de dichos Principado Ў , y Condados; no permitiendo en ellos, que ninguna perfona les dè en fu propria cafaò en campaña, alguna afsiftencia de viveres, retirada, ni otra comodidad, ni fe dè lugar à fus fautores para poder tomarlas y haciendolo com , AÑO commessi) della gratia di S. M. & 1651. inuiolabilmente de' loro priuilegi, & Ag. 2. efentioni, come da S. M. fi è offerto, & in nome fuo Reale Noi nuouamente offerimo, come pure di fare gratie particolari proportionate a' comuni & a' particolari che fi fegnaleranno in fuo Real feruigio. E perche è volontà di S. M. che tutti li Nationali, & Habitanti di detti Principato, e Contadi, fenza eccettione di perfone, godino il ripofo fotto l'obbedienza fua. Noi dichiaramo, che volemo che fieno comprefsi, e comprendemo in detto perdono generale tutti coloro che portano l'armi in fauore de' Francefi, ò in altra maniera, contra quelli di S. M. di qualfifieno ftato, conditione, e qualità, purche nel termine del prefente, e corrente mese di Agofto, lafciando il partito contrario, venghino ad unirfi a Noi. E benche Noi douemo Sperare, che tutti li Nationali di detti Principato, e Contadi fodisfaranno a questa obligatione tanto dovuta al loro Re, e Signore naturale, e tanto conueneuole per essi ftefsi, tuttauolta in cafo che ve ne foffero alcuni d'oftinati (il che non fi crede, &a Dio non piaccia) fiano comuni, ò particolari, Noi, facemo loro intendere in difcarico della propria cofcien za, che le perfone, e beni di quegli oftinati, tanto comuni, come particolari, faranno da Noi trattati hoftilmente, come deono effer trattati i afsi, gozaràn (ademàs del perdon AÑO mente en fu Real nombre; como Suddi , y tan en como deben fer 1 AÑO Sudditi difobbedienti, e nemici della 165 1. pace, e tranquillità; l'errore proueAg. 2. nendo da efsi, e non da Noi, perche defideramo di vedere le Maeftà Diuina,& humana feruite; & il Principato in gratia con pace, tranquillità, e libertà; & i buoni ricompenfati. Dal Campo di Ceruellon li 2. d'Agofto 1651. Il Marchefe di Mortara ferlo los Subditos defobedientes, AÑO El Marquès de Mortara Ag. 7. MANIFIESTO esparcido en el Principado de CATALUña por D. JOSEPH MA- Ag. 7. GARIT, Gobernador de BARCELONA, en opoficion del publicado en dos de efte mes por el Marquès de MORTARA, en que con diferentes razones perfuade à fus Nacionales, y Habitantes à que se mantengan fieles, y conftantes à la Corona de FRANCIA, continuando la Guerra contra los CASTELLANOS juntamente con las Tropas de dicha Corona: en Barcelona à 7. de Agosto de 1651. [Mercurio de Victorio Siri, Tom. XV. pag. 628. En Italiano.] OPO di hauerui dato auuifo con mie Lettere, che D. Giouanni d'Auftria, & il Marchefe di Mortara radunauano le loro Truppe per Mare, e per Terra, per venire ad affediare quefta Città, confidati più tofto sù i loro artificij, e sù la speranza di trouarla Sproueduta d'Habitanti, di Truppe, e di Viueri, a caufa del rigore della pefte, che sù la forza delle loro armi hò chiaramente riconofciuto i loro difegni dal tenore delle Lettere che ha fatto correré Mortara per la Prouincia quando è ftato in vifta di questa Città, & ha saputo ch'effa trouauafi libera dal contagio, afsiftita da' proprij Habi tan DE Efpues de haveros dado avifo con mis Cartas de que Don Juan de Auftria, y el Marquès de Mortara juntaban fus Tropas por Mar, y Tierra para venir à fitiar efta Ciudad, confiados mas en fus artificios, y en la efperanza de halarla defproveìda de Habitantes, Tropas, y Viveres, à caufa del rigor de la pefte, que en la fuerza de fus Armas; he conocido claramente fus defignios por el tenor de las Cartas, que efparciò Mortara por la Provincia, quando fe prefentò à la vista de efta Ciudad, fupo que fe hallaba libre del contagio, assistida de fus proprios Ha bitan AÑO tanti, e proveduta di maggior nu 1651: mero di Truppe, che non bifogna Ag. 7. alla fua difefa. E cominciando a difperare dell'imprefa, e di perdere la Natione, fecondo le maluaggie fue intentioni, considerò, che meglio non potria venirne a capo, che procurando di perfuadere a gli Habitanti della Prouincia d'impugnar l'armi per vnirle alle fue contra i Francefi, il che procuraua di perfuader loro con dette Lettere, ben fapendo che se poteua venirne a capo metteria la Natione fra due Potenze, come fono quelle di Francia, e di Spagna, con che assicurerebbe la defiata perdita di quefta Città, e Prouincia, poiche non Solo la Francia faria discaricata dell' obbligo d'afsiftere i Catalani, ma fi vederia anzi aftretta a vendicarfene contro di efsi. E benche non dubito punto, che queste ragioni faranno chiare, e certe a gli occhi d'ogn'vno, come pure la cattiua intentione de' némici non bò voluto tralasciare di rappresentaruele, e di dirui che habbiate fempre due cofe auanti gli occhi in tutte le perfuafioni, & impofture che vorranno farui gl'inimici. La prima è, che confideriate, che le ricompenfe che fecero li Caftigliani alla Prouincia, nel tempo che queAta con quattordici mila huomini effettiui, e cinquecento caualli li Serui a fue proprie spese nella ricuperatione di Salfes, furono di volere in appreffo fare fchiaua la Prouincia, come bitantes, y proveida de mayor nu- AÑO expenfas, en la recuperacion de Salfas, fueron querer defpues ha- cer esclava à la Provincia Cam AÑO come prouano le barbarie loro di 1651. Cambrils, e tanti facrilegij, & inAg. 7. cendij di Chiefe , che bruciarono. Hor fe in tempo che la Prouincia li ferui con tanto zelo e difpendio, era trattata di quella forte, che non farebbono al prefente, che tutta la Prouincia trouafi bagnata di fangue Caftigliano, per non esser soggiogata. La feconda è, che vi ricordiate, che la Francia di nemica che ci era, è diuenuta amica noftra, e collegiata, per liberarci dall'opprefsione di Cafiglia; e che fe Noi le mancafsimo, farebb'ella obligata di vendicarfene fi che venerefsimo a bauere a doffo la Francia da un lato, e la Spagna dall'altro. Da che facile, e chiaramente fi fcorge, ch'el noftro ripofo, e falute confifte in non preftar fede a nefuna offerta, ò Trattato de' nemici, tenendoli per falfi, e fofpetti, e nell'effere fermi, fedeli, e coftanti verfo la Francia, con ficurezza, che fin tanto che lo faremo, ella non permetterà giamai, che Noi fiamo opprefsi da' Caftigliani. Per tanto vi congiuro, che poich'entrano con difegno d'ingannare gli Habitanti della Prouincia che vi feruiate contro di loro de' medefimi mezi che vi propongono contra i Francefi, cioè, di prender tutti l'armi contra i Caftigliani, per vnirle con le Truppe di Francia, che vanno entrando, e che fiate pronti a marciare quando ve ne peruerranno miei auuifi. Con che prego Dio, che vi guardi. Di Barcelona li 7. Agofto 1651. Cambrils, y tantos facrilegios, è AÑO incendios de Iglefias que quemaron: 1651 con que fi quando la Provincia los Ag. 7. firviò con tanto zelo, y difpendio, era tratada de efte modo, què no harán al prefente, que fe halla toda la Provincia bañada de fangre Caftellana, por no fer fojuzgada? La fegunda es, que os acordeis, que la Francia, de Enemiga que era, fe ha buelto nueftra Amiga, y Aliada, para librarnos de la oprefsion de Caftilla; y que fi le faltaffemos, fe verìa obligada à vengarfe: de manera, que llegariamos à tener entonces à la Francia por un lado, y à la España por otro de : que facil, y claramente fe infiere, que nueftra quietud, y bien confifte en no dar credito à ninguna oferta, ö Tratado de los Enemigos, teniendolos por falfos, y fofpechofos, y en fer firmes, fieles, y conftantes à la Francia, con la feguridad de que mientras lo fueremos, no permitirà jamàs, que feamos oprimidos por los Caftellanos. Por tanto os exorto à que, refpecto de que entran con el defignio de engañar à los Habitantes de la Provincia, os firvais contra ellos de los mif mos medios que os proponen contra los Franceses ; esto es, de tomar todos las armas contra los Caftellanos, para unirlas con las Tropas de Francia,que vàn entrando; y que efteis promptos à marchar, quando os lleguen mis ordenes. Y con cfto pido à Dios, que os guarde. De Barcelona à 7. de Agosto de 1651. O PLE |