Beato Angelico. Ediz. illustrataGiunti Editore, 2000 - 50 pàgines Attivo come pittore già nel 1417, Guido di Pietro, detto Beato Angelico, entrò poco più tardi nel convento di San Domenico Fiesole, divenendone priore nel 1449. Esaltato dalla critica dell'Ottocento come pittore "mistico", anche nel ricordo della sua vita esemplare, l'Angelico è stato a lungo e a torto interpretato come l'antitesi a Masaccio e alle nuove idee rinascimentali. In realtà, in lui convivono due atteggiamenti in apparenza contrastanti: l'adesione di fondo alla cultura prospettica e umanistica e una spiritualità tendente alla trascendenza, impegnata anzi a intendere l'arte con funzione di proselitismo, in conformità con la dottrina domenicana. Come tutte le monografie della collana "Dossier d'art", una pubblicazione agile, ricca di belle riproduzioni a colori, completa di un utilissimo quadro cronologico e di una ricca bibliografia. |
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affreschi all'Angelico Ambrogio Traversari Annunciazione Antonino Pierozzi Armadio degli argenti ARTE CONTEMPORANEA artisti Bambino e santi BEATO ANGELICO Bosco ai Frati Cappella niccolina circa committente CONTEMPORANEA LA LINEA convento di San convento fiorentino Cortona Cosimo Cosma e Damiano Cristo decorazione dell'Angelico Deposizione destra dipinto documenti domenicani Domenico Veneziano duomo Fiesole FILIVM fiorentina di Santo Firenze Francesco Galleria nazionale dell'Umbria Gherardo Starnina Ghiberti Giovanni di Antonio Gozzoli Hood Incoronazione della Vergine inizia l'Angelico l'artista lavori Lorenzo Monaco Madonna col Bambino Madonna in trono Masaccio Masolino Medici Michelozzo monastero di San museo di San opere Orlandi Orvieto pagina a fianco Pala di Annalena Pala di San Palla Strozzi pannello particolare della predella Perugia Piero pittore polittico religioso renzo sacrestia sala capitolare San Domenico San Lorenzo San Marco San Niccolò sopr'Arno San Pietro Martire Sant'Egidio Santa Trinita tardogotica tavola Trittico di San trono col Bambino Uffizi Vasari Zanobi zione
Passatges populars
Pàgina 6 - ... la volontà di Dio. Dicono alcuni che Fra' Giovanni non arebbe messo mano ai pennelli, se prima non avesse fatto orazione. Non fece mai Crocifisso, che non si bagnasse le gote di lacrime, onde si conosce nei volti e nell'attitudini delle sue figure la bontà del sincero e grande animo suo nella religione cristiana.
Pàgina 39 - MUNTZ (Les Arts a la Cour des Papes pendant le XV et le XVI siecle, Paris, Thorin 1878, pag.
Pàgina 6 - ... gli amici. Con amorevolezza incredibile a chiunque ricercava" opere da lui diceva, che ne facesse esser contento il priore, e che poi non mancherebbe. Insomma fu questo non mai...
Pàgina 6 - Padre in tutte 1' opere e ragionamenti suoi umilissimo e modesto, e nelle sue pitture facile e devoto; ed i Santi che egli dipinse hanno più aria e somiglianza di Santi, che quelli di qualunque altro. Aveva per costume non ritoccare né racconciare mai alcuna sua dipintura, ma lasciarle sempre in quel modo che erano venute la prima volta; per credere, secondo eh' egli diceva, che cosi fosse la volontà di Dio.
Pàgina 25 - C. ELAM, Cosimo de' Medici and San Lorenzo, in Cosimo «il Vecchio» de
Pàgina 6 - ... benissimo far sapeva; volle nondimeno, per sua soddisfazione e quiete, essendo di natura posato e buono, e per salvare l'anima sua principalmente, farsi religioso dell'ordine de...
Pàgina 7 - ... 2 Si veda, rispettivamente. G. MANCINI, Vita di Leon Battista Alberti, seconda edizione completamente rinnovata con figure illustrative, Firenze l9ll (rist, anastatica Roma l967), p.